L’attitudine mentale è un requisito fondamentale per la partecipazione a Kapuziner Strasse. Si può suddividere nelle tre coordinate di testa, mani e cuore.
1. Testa
È necessario essere disponibili alla ricerca musicale intesa come contaminazione tra generi differenti, evitando l’approfondimento, seppur amorevole, di uno specifico stile musicale. Kapuziner Strasse non è quindi il luogo ideale per chi si ritiene un purista di un certo genere, oppure per chi, pur con passione e dedizione, desideri approfondire una determinata estetica del passato.
È invece adatto a chi sospende il giudizio sulla propria produzione musicale e su quella altrui, a chi punta a sperimentare qualcosa che non ha mai fatto prima, a sorprendersi, anche negativamente, assumendosi il rischio di un totale insuccesso estetico, ma inebriandosi del piacere della scoperta e dell’esplorazione musicale.
2. Mani
Chi partecipa deve avere una disponibilità logistica alla situazione che si viene a creare con vari musicisti che operano e dormono nella stessa casa in termini di disponibilità degli spazi, di spostamenti da uno spazio all’altro, se necessari, di accettazione del fatto che l’iniziativa è alla sua terza edizione e si trova quindi in una fase del tutto sperimentale che può dare adito a disagi tecnici e logistici.
Nel tempo di permanenza ogni musicista si impegna a produrre musica in maniera consistente, gestendo in totale autonomia l’equilibrio tra produzione musicale e momenti nei quali riposare e godere della splendida natura circostante.
3. Cuore
Kapuziner Strasse è un progetto di musica collaborativa, è dunque essenziale l’attitudine alla condivisione, alla collaborazione empatica con gli altri musicisti, all’accettazione dei limiti di ognuno.
Il progetto si incentra sulla liberazione della musica dall’ego degli artisti e da questo nasce la scelta di non indicare il nome dei musicisti sui cd che vengono pubblicati. Kapuziner Strasse è quindi caratterizzato da un anonimato artistico inteso non tanto come ‘patto di segretezza’, ma come scelta di sottolineare il valore del progetto complessivo piuttosto che quello dei singoli individui; proprio come le singole tessere di un mosaico, pur dotate di una loro bellezza individuale, assumono un senso del tutto diverso nella visione d’insieme, al punto tale che dare ad ognuna di esse il proprio nome perde di senso.
I musicisti che partecipano accettano di devolvere tutti i proventi derivanti dall’eventuale vendita della musica prodotta all’associazione non profit UpDoo World (www.updoo.it/world) o ad altre associazioni non profit, le quali si impegnino a loro volta a devolverli per la creazione e il supporto di progetti nei quali la musica sia un mezzo per alleviare le sofferenze umane. Tale scelta deriva anche dalla constatazione che l’alto numero dei musicisti che danno vita ad ogni singola composizione musicale renderebbe tale guadagno del tutto irrisorio.
La lettura del libretto ‘Kapuziner Strasse’ può contribuire a cogliere meglio la filosofia e l’origine di questa iniziativa: Kapuziner Strasse – libro.
È invece del tutto consigliato l’ascolto della musica contenuta nei primi due cd pubblicati, disponibili nel menu di questo sito.
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